Il Tone of voice & il digital
- Coffee Talks
- 23 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 ago 2021
Il tono di voce...della comunicazione. Uno degli elementi che più mi piacciono e la dicono lunga sul Brand, sulla sua identità.

Il tone of voice esprime la personalità di un prodotto o di un’impresa, il proprio carattere, ciò che si è e cosa si promette. E’ l’elemento della comunicazione attraverso il quale la nostra strategia viene espressa, cercando l’empatia dell’audience.
Comunicati stampa, campagne promozionali, comunicazioni e azioni interne di un’azienda richiedono un determinato stile, linee guida comuni di comunicazione, peculiari per ogni singolo prodotto/servizio o identificative della più complessa corporate branding.
Vivace, spiritoso, energico, professionale, sexy… il tone of voice viene declinato armoniosamente su tutti gli aspetti della comunicazione (lay-out, format, claim, il visual…) per una divulgazione univoca della propria personalità.
Specialmente nell’ambiente digital, dove la comunicazione non verbale è limitata, è importante scegliere con accuratezza non solo cosa dire, ma come.
E il Come assume un significato molto più ampio: come viene comunicato e come viene percepito il messaggio dai riceventi. Avvertono lo stesso che abbiamo pensato di trasmettere? Magari il nostro intento era quello di essere divertenti e leggeri, ma a chi riceve il messaggio, sembriamo, invece, irriverenti o offensivi. Fondamentale è, quindi, conoscere bene la propria audience di riferimento: chi sono? cosa fanno? da quali valori sono mossi?
Se è nostra intenzione rivolgerci a un pubblico giovanile la comunicazione avrà quasi sempre un carattere fresco e frizzante, mentre per un pubblico maturo e sicuro, si prediligerà un tono professionale e asciutto.
Non necessariamente il tone of voice dovrà essere lo stesso per tutti i prodotti e servizi di un’azienda (soprattutto se il bacino di prodotti è esteso!) ma è necessario che lo sia cross-channel. Lo stile dovrà essere unico: se decidiamo di scrivere gli articoli del nostro blog in prima persona, li scriveremo tutti seguendo questa modalità (a parte eventualmente qualche eccezione giustificata e motivata!) ma, soprattutto, utilizzeremo questo escamotage anche sugli altri canali di comunicazione che trattano lo stesso.
Il tono di voce deve avere un carattere unico, distinguibile e riconoscibile. Mostra chi siamo ed è, quindi, facile capire come mission e vision siano i suoi principi ispiratori. Un tono naturale, scaturito dalla condivisione di valori e comportamenti: niente forzature, incapaci di resistere nel lungo periodo e controproducenti.
Come ogni altro elemento della strategia comunicativa, anche il tone of voice deve essere definito chiaramente, con delle regole da rispettare, condivise tra tutti gli attori responsabili della diffusione del messaggio. Non dimentichiamoci che tra quest’ultimi, compaiono con una certa imponenza anche tutti i dipendenti, che con la propria personalità e attitudine sono anch’essi promotori dell’immagine aziendale e ne definiscono la percezione tra il pubblico.
Un tono di voce, uniforme nei molteplici stadi della nostra comunicazione, univoco, in linea con la strategia di branding che si è deciso di adottare. E’ importante che ogni elemento comunicativo converga verso lo stesso obiettivo e segua un medesimo stile, per evitare fraintendimenti e rischiare di disperdere il proprio pubblico tra false promesse e sentieri confusi.
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