top of page

Strumenti e tecniche per la valutazione dell'UX design

Immagine del redattore: Coffee TalksCoffee Talks

In un mondo in cui l'esperienza utente (UX) è fondamentale per il successo di un prodotto o servizio, i designer devono fare di tutto per garantire che il loro lavoro soddisfi le esigenze dei propri utenti.

Una delle migliori strategie per farlo è testare la UX in modo efficace.

Oltre ai test “fisici” di usabilità (moderati o non moderati), una delle metodologie più conosciute per misurare la benevolenza dell’UX è la valutazione euristica, ossia l’analisi della pertinenza e dell’efficacia di ogni elemento dell'interfaccia ed il comportamento intuitivo adottato, sulla base di 10 elementi di neuro-scienze raccolti da J. Nielson:


1 – Visibilità dello stato del sistema

2 – Corrispondenza tra sistema e mondo reale

3 – Controllo e libertà

4 – Consistenza e standard

5 – Prevenzione dell’errore

6 – Riconoscimento anziché ricordo

7 – Flessibilità d’uso

8 – Design e estetica minimalista

9 – Aiuto all’utente

10 - Documentazione


Le valutazioni euristiche dimostrano una certa efficacia quando il prodotto/servizio viene analizzato indipendentemente da più soggetti, raccogliendo, successivamente, le varie annotazioni e raggruppandole in cluster di priorità.

Esistono, tuttavia, tanti altri metodi per valutare l’esperienza UX, applicabili per fini e tempi differenti.

Eccone alcuni esempi.


A/B Testing (o Split test)

L'A/B testing è una tecnica di test UX che consente ai designer di confrontare due versioni di una pagina web o di un'applicazione in modo da scoprire quale versione funziona meglio nel mondo reale.

In pratica, gli utenti vengono divisi in due gruppi, e ogni gruppo viene esposto a una versione diversa del prodotto. Il gruppo che ha avuto più successo viene considerato il vincitore e la versione vincente viene utilizzata come quella definitiva.

Per eseguire un A/B testing efficace, è importante definire un obiettivo chiaro per il test, come ad esempio aumentare la percentuale di utenti che completano una determinata azione (i.e. l'acquisto di un prodotto o la registrazione a un sito web). Inoltre, è importante assicurarsi che i due gruppi siano sufficientemente grandi da fornire risultati significativi e che le versioni siano abbastanza diverse da fornire una buona base di confronto.

L’A/B testing è molto comune nel campo del marketing e della comunicazione, dove la misurazione della performance dei contenuti è fondamentale per la decisione e la buona riuscita dell’investimento.

Se si punta a un’ottimizzazione del prodotto, è buona regola iterare la pratica, migliorando costantemente il prodotto sottostante e sottoponendo il pubblico a continui test al fine d’individuare il prodotto più performante.



Test dei 5 secondi

Il test dei 5 secondi è un altro metodo di test UX comune che aiuta i designer a capire come gli utenti percepiscono un prodotto o servizio nei primissimi secondi del suo utilizzo. In pratica, agli utenti viene mostrata una pagina o un'immagine per 5 secondi e poi viene loro chiesto di rispondere a una serie di domande sull' esperienza da loro vissuta.

Per eseguire un test di 5 secondi efficace, è importante assicurarsi che l'immagine o la pagina che viene mostrata contenga informazioni sufficienti per guidare gli utenti nella giusta direzione. Inoltre, è importante che le domande poste dopo i 5 secondi siano chiare, mirate e pertinenti, in modo che i designer possano ottenere informazioni utili sulla percezione dell'utente.

I 5-second-test vengono solitamente somministrati a persone “esterne” ed estranee al prodotto/servizio che si vuole testare, per evitare bias di alcun genere. Principalmente, questi test vengono implementati per misurare

- il restyling grafico del tool,

- l’ impatto e le sensazioni del (nuovo) logo (soprattutto nel caso di un rebranding),

- la capacità di comunicare in modo efficace le tematiche principali.


Test di preferenza

Il test di preferenza è un metodo di test UX che aiuta i designer a capire quale versione di un prodotto o servizio è preferita dagli utenti.

A differenza dell’A/B testing, ad ogni utente vengono presentate le due o più versioni del prodotto; viene, poi, chiesto loro di scegliere quella che preferiscono.

Questo tipo di test può essere utile per capire quale versione di un prodotto o servizio è più attraente per gli utenti.

Per eseguire un test di preferenza efficace, è importante assicurarsi che le versioni testate siano abbastanza diverse da offrire una scelta significativa agli utenti e che i test siano eseguiti su un numero sufficiente di utenti in modo da ottenere risultati significativi.


Test del primo click

Il test del primo click è un altro metodo comune di test UX che aiuta i designer a capire come gli utenti interagiscono con un prodotto o servizio. In pratica, agli utenti viene mostrata una pagina e viene loro chiesto di fare clic sul primo elemento che attira la loro attenzione.

Questo tipo di test può aiutare i designer a capire quali elementi sono più importanti per gli utenti e come migliorare la navigazione del prodotto o servizio. Aiuta anche a definire l’efficacia di un’eventuale CTA (Call-to-Action)

Per eseguire un test del primo click efficace, è importante assicurarsi che gli utenti siano abbastanza numerosi da fornire risultati significativi. Inoltre, è importante assicurarsi che gli elementi che vengono mostrati sulla pagina siano abbastanza diversi da fornire una buona base di confronto.


In conclusione: testare la UX in modo efficace è fondamentale per garantire il successo di un prodotto o servizio.

I designer possono utilizzare una varietà di metodi di test UX per ottenere informazioni utili sulla percezione dell'utente e migliorare la loro esperienza complessiva. Inoltre, in un’ottica di operatività Design Thinking o Agile, l’interazione e il monitoraggio costante sono fondamentali per evitare inutili dispendi di risorse in tempo e denaro, intervenendo tempestivamente a risolvere conflitti e mancanze.




Comentarios


bottom of page