LOST IN TRANSLATION
- Coffee Talks
- 4 ago 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 10 ago 2021
I contesti multiculturali della nostra società moderna e l’era del digitale spingono le micro, piccole e grandi imprese a confrontarsi con un mercato dalle dimensioni sempre più ampie.
Nascono, così, prodotti più universali in grado di abbracciare e rispondere ad esigenze diverse, fruibili da persone appartenenti a contesti differenti e, soprattutto, multilingua.
Se ci guardiamo attorno, notiamo che la maggior parte delle applicazioni vengono sviluppate e offerte in lingua inglese (e non solo perché la maggior parte dei prodotti innovativi diffusi sono prodotti in Paesi anglofoni). L’inglese è una delle lingue più parlate al mondo, è il linguaggio dell’innovazione e dell’economia. Facile quindi capire che se si adotta tale idioma per i propri applicativi o siti web, il mercato a cui possiamo rivolgerci e offrire i nostri servizi si “allarga” di molto rispetto a quello che spetterebbe a un prodotto, offerto solo, ad esempio, in lingua italiana.
Prevedere almeno 2 lingue ci permette quindi di superare i confini nazionali ed accedere a mercati più ampi e, perché no?, anche più ricchi o bisognosi delle nostre soluzioni. Ovviamente, se da un lato non possiamo che elogiare gli aspetti positivi che questa opportunità ci offre, dall’altro dobbiamo giustamente rilevare anche le difficoltà che porta con sé. Avere a che fare con un mercato multiculturale richiede:
la conoscenza di usanze e leggi vigenti nelle altre nazioni (pensate ad esempio ai prodotti offerti da McDonald’s nei mercati asiatici o alle regolamentazioni del mercato del lavoro esistenti in Italia per i rider);
la necessità di prevedere traduzioni ad hoc per i “contenuti” dei nostri strumenti (dal tone of voice scelto, allo studio delle azioni indicate).
Le traduzioni sono una parte importante per offrire un servizio di qualità e devono essere fatte da persone competenti, in grado di comprendere anche la “meccanica” che si cela dietro ogni tasto o richiesta d’azione. In caso contrario, il rischio di confondere l’utente è alto e, di conseguenza, anche la sua propensione al drop out.
Come già detto più volte, nel mondo digitale l’uso corretto e chiaro delle parole è importantissimo.
Nella realtà, soprattutto per i progetti nascenti, è prassi comune “arrangiarsi” inizialmente con le risorse a propria disposizione, che non sempre sono “esperte” di questi contesti e peculiarità.
Tra la necessità di essere veloci e il darsi una mano a vicenda, capita purtroppo spesso che questi compiti vengano affidati a vari soggetti, scarsamente coordinati tra di loro, senza un unico filo conduttore da seguire. Anche qui, come per quasi ogni aspetto del business, le risorse dovrebbero essere strutturate ed organizzate, con intenti chiari e definiti.
Il modo migliore per farlo è ricorrere al Design system, ossia un’insieme di regole e procedure stabilite a priori ed adottate universalmente all’interno dell’azienda.
SINTASSI
Durante lo sviluppo di applicazioni e software può capitare che si chieda all’utente di interagire, fornendo risposte alle domande che vengono poste (es. Vuoi procedere con la cancellazione della riga selezionata?) o che si mostrino degli avvisi (es. Attenzione: i dati inseriti non sono corretti!).

In questo caso è raccomandato fornire una strategia comune per la costruzione dei contenuti, dalla scelta dell’uso della forma verbale più adatta (forma di cortesia o diamo del Tu?) alla composizione dei messaggi di errore (es. ATTENZIONE: i dati inseriti sono incompleti! oppure I dati inseriti non sono corretti. Si prega di riprovare!). Il messaggio è lo stesso, le modalità con le quali viene posto sono differenti.

Avere una struttura chiara e pulita è una rassicurazione per l’utente che troverà un ritmo nel suo interagire con il prodotto.
Le modalità di stesura dei testi devono essere coerenti all’interno di uno stesso sistema culturale ma possono essere diverse da lingua a lingua (es. l’inglese assume un tono più diretto ed amichevole - dare del tu è scontato; il tedesco più autorevole richiede un’attenzione alla forma e all’etichetta).
CHIAREZZA DI SIGNIFICATO e GRAMMATICA CORRETTA
Ovviamente, ciò che scriviamo deve essere comprensibile per l’utente.
Sembra scontato ma spesso non lo è: per noi che abbiamo a che fare tutti i giorni con il nostro prodotto, certi passaggi o attenzioni ci sembrano scontate; il nuovo utente, invece, potrebbe non sapere il perché di certe azioni o il significato di alcuni tasti. Inoltre non dobbiamo dimenticarci che certi messaggi possano risultare troppo tecnici e potrebbero non venir compresi dall’utente medio, aggravando le sue difficoltà ed incertezze nell’utilizzo del tool.
Bisogna cercare di rivolgersi al proprio target con terminologie comprensibili per la loro esperienza e capacità. Spiegare accuratamente risultati di azioni e procedure.
Avere un concetto ben chiaro aiuta una traduzione efficace.
Ovviamente la grammatica deve essere curata ed evitare strafalcioni o frasi offensive: una scarsa competenza può mettere in discussione anche l’efficacia e credibilità dello strumento.
TERMINI ESPLICATIVI
Avere chiaro in mente l’obiettivo della comunicazione, ci aiuta anche a scegliere il termine più corretto per una traduzione efficace.
Innanzitutto occorre sottolineare che non in tutti i linguaggi esistono le stesse parole o concetti; a volte un’idea può essere tradotta con una frase, altre con una sola parola. Questo può creare molta difficoltà, (soprattutto se teniamo conto anche del fatto che lo spazio a nostra disposizione può essere limitante).
Avere ben presente il fine dell’azione ci permette di prenderci una certa licenza poetica per le lingue in cui è impossibile effettuare una traduzione testuale. Saper spiegare il significato di un comando o un’azione da un altro punto di vista, più comprensibile per il vissuto culturale dell’utente, aiuta a coprire eventuali aree aree grigie. Ad esempio prelievo di magazzino può essere sostituito nella traduzione come Autoconsumo perché il fine è lo stesso: lo prendo io e lo uso io; il magazzino diminuisce per la quantità utilizzata ma non viene registrato un aumento su nessun’altra voce.
TERMINOLOGIA COERENTE
Prima di continuare a sviluppare pagine e pagine di contenuti, soprattutto in un ambiente cross device è opportuno fissare alcuni termini che dovranno essere utilizzati da tutti, al verificarsi di un determinato evento o azione. (ne avevamo già parlato qui!)
A maggior ragione, se le traduzioni vengono fatte da un team di persone è necessario che alcuni termini vengano stabiliti a priori.
E’ caldamente raccomandata, quindi, la creazione di un manuale o, comunque, un documento riepilogativo, una tabella dove vengono riportate traduzioni per termini ed espressioni, nonché forme verbali da utilizzare. Non solo velocizza il lavoro e favorisce un sistema comunicativo coerente, ma evita inutili doppioni e disquisizioni su errate interpretazioni.
Ovviamente questi documenti devono essere condivisi con tutti i soggetti interessati per un lavoro di squadra efficiente, una riduzione di errori e perdite di tempo.
Piccoli accorgimenti, apparentemente banali, che sarebbe auspicabile adottare fin da subito per ritrovarsi senza molto sforzo con un prodotto vincente, coordinato e efficiente, che permettano di agire puntualmente su eventuali errori e apportare miglioramenti.
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