Nell’articolo precedente abbiamo visto che è importante dare valore ai propri collaboratori e che bisogna avere cura delle relazioni che si instaurano (o meno) tra di essi. E abbiamo anche visto che non è facile tutto ciò, visto che moto spesso si tratta di dover mettere d’accordo persone appartenenti a mondi differenti.
Stabilire regole e valori comuni che l'azienda intende perseguire non solo delinea come l’azienda si vede e come vuole che venga percepita nel mercato (un vero e proprio biglietto da visita del marchio), ma diventa punto di riferimento per l'operato dei propri dipendenti. Così facendo, attività e decisioni punteranno al soddisfacimento di determinati valori e obiettivi.
Un altro modo per prendersi cura dei propri lavoratori e valorizzarne le capacità è rappresentato dalle attività di team building, che molte più aziende (soprattutto estere) stanno cercando di adottare
Già negli anni ’60 del secolo scorso si era posto l’accento sull’ importanza del gruppo e la valorizzazione delle sue componenti (es. gli studi di Lewin e Tuckman; il concetto di “Il gruppo è più della somma delle singole parti”...). L’ idea del team building si rifà proprio a queste teorie e consiste in un insieme di attività formative pensate con lo scopo di creare vicinanza e coesione tra le persone di un gruppo, nonché di sviluppo e (ri)scoperta delle proprie capacità personali. Attraverso le attività di team building si può riuscire a conoscere le persone per quello che sono al di fuori della normale sfera lavorativa, scoprendo aspetti caratteriali inutilizzati durante il normale orario di lavoro attraverso un confronto libero e sincero, non ostacolato da vincoli di gerarchia e ruoli ricoperti.
Le attività di team building risultano molto utili con le new entry o la creazione di nuovi team, ma possono aiutare gruppi consolidati a indagare nuove prospettive e capacità.
Già nel corso del secolo scorso le aziende avevano messo in pratica alcune attività atte a mantenere saldo il gruppo e promuovere uno spirito d’appartenenza (es. cene di natale, vacanze in colonia per i figli, supporto squadre locali …), ma con l’andare del tempo hanno perso il loro valore e significato, fino a essere viste quasi di malo modo.
E’ curioso notare come la cura dei rapporti umani sia quasi una spinta naturale, dettata anche dalla buona educazione e dalla coscienza civile. Forse, ce ne siamo solo dimenticati…
In fin dei conti, se consideriamo che l'azienda non è altro che la rappresentazione di un sistema (come lo è una famiglia, la società civile...), non è tanto diverso considerare riproducibili al suo interno dinamiche giornaliere che viviamo in altre sfere.
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