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FUORI DALLA COMFORT-ZONE

Immagine del redattore: Coffee TalksCoffee Talks

Si fa presto a dire che nella vita (privata e lavorativa) bisogna buttarsi, sperimentare, osare, reinventarsi...

Niente di più vero... ma anche niente di più terrificante.

Addentrarsi in territori sconosciuti, superare i propri limiti richiede non poche energie; non importa quanti anni si abbia o quale posizione si ricopra: il cambiamento spaventa.


Ma cambiare è necessario.

Fa parte dell'evoluzione della vita ritrovarsi (volontariamente o involontariamente) davanti a situazioni nuove, problemi mai visti prima, entrare in contatto con persone diverse da noi e dal nostro vissuto, affrontare nuovi stili di vita, sperimentare nuovi bisogni... tutte situazioni che ci impongono un cambiamento, uno sforzo maggiore di quello che siamo abituati a fare e, perchè no?, anche l'assunzione di un atteggiamento diverso (a volte, anche di pensiero)...

Lasciare i punti fermi a cui siamo abituati, che ci danno sicurezza e che ci aiutano a costruire una zona "sicura" nella quale operare, in cui sappiamo come muoverci e cosa aspettarci non è facile, soprattutto se fatto un passo nella direzione nuova, non vediamo entro poco tempo risultati positivi.


Buttarsi nella mischia richiede fegato...ma anche con un po' di esercizio (e pazienza) si possono raggiungere dei risultati.


1) Innanzitutto è necessario riconoscere i propri limiti e capire perchè ci sono e se sono affrontabili: non è segnale di debolezza, tutti noi abbiamo qualche cosa che ci "pesa" fare.


2) Fare un passo alla volta e non pretendere tutto e subito: se siamo timidi e abbiamo difficoltà a socializzare andiamo per gradi, magari iniziando a scambiare una parola in più con il panettiere o con il nostro collega di lavoro e pian piano verrà molto più semplice e automatico parlare con le persone. Non dobbiamo diventare entro domani il PR di punta del nostro paese.


3) Esercitarsi. Se ad esempio ci fa paura parlare in pubblico ma siamo costretti a presentare il nostro progetto a dei probabili investitori, possiamo pensare di esercitarci un po' prima, davanti allo specchio o con degli amici, di modo da rendere automatiche alcune frasi e scioglierci.


4) Non avere paura di migliorarci. Ho notato che spesso alcune cose le potremmo saper fare ma non le facciamo perchè vanno contro alcuni nostri principi o atteggiamenti che detestiamo. Un esempio: a quasi nessuno piace essere disturbato da venditori telefonici che cercano di rifilare una nuova fornitura super vantaggiosa (per chi ?!?!) per un qualsiasi servizio. Però può anche accadere che per vari motivi tocchi a noi essere quella persona che alza il telefono e cerca potenziali investitori per la nuova macchina che abbiamo progettato. In cuor nostro non ci piace per niente l'idea di doverlo fare, ma se non lo facciamo (e non abbiamo altre possibilità) la nostra invenzione rimarrà nel garage...

Non dobbiamo temere di essere come quei centralinisti che tanto ci danno fastidio: in fin dei conti è solo per un breve periodo. La nostra vita non è la loro vita: non dobbiamo aver paura di trasformarci in loro. Non siamo loro: solo ne prendiamo in prestito alcune caratteristiche e modus operandi, attitudini che possono risultare preziose in circostanze diverse.

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