top of page

ESSERE OTTIMISTI

Immagine del redattore: Coffee TalksCoffee Talks

Diciamolo sinceramente: non tutti i giorni sono buoni. A volte ci svegliamo con voglia di fare e di rischiare, di rimetterci in gioco, con nuove visoni, rivoluzioni intesta, miglioramenti, buoni propositi… Altre volte la giornata inizia dalla parte sbagliata del letto, da dove tutto ci sembra storto, inconcludente, dannoso.

Ci sono momenti in cui la nostra vita sembra essere solo una scalinata verso l’altro e altre in cui vediamo solo il burrone. Se poi la sfera privata incontra quella lavorativa, allora le difficoltà di vedere tutto rose e fiori aumentano in modo esponenziale.


Essere ottimisti non è facile: c’è chi è di natura positivo in ogni situazione (o non ha mai incontrato particolari difficoltà nella vita per non esserlo) e c’è chi si deve allenare per sforzarsi di vedere la luce in fondo al tunnel. Perché si, il pensiero positivo può essere allenato e diventare un’abitudine.

Innanzitutto quando si presenta una difficoltà, piuttosto che piangere e commiserarci possiamo iniziare a cercare di vedere questa (ennesima) sfida come un’opportunità (per crescere, migliorarsi, inseguire i propri sogni, dimostrare di che pasta si è fatti…). Non vedere la situazione come una congiura contro sé stessi o ricercare il colpevole in ogni dove. Essere abbastanza obiettivi su quanto sta accadendo, senza lasciare che le proprie emozioni offuschino la realtà.

Bisogna cercare di mantenere un’attitudine positiva. Tutti. Per questo l’energia di una persona ottimista deve essere in grado di conquistare (e, soprattutto, coinvolgere) anche le persone attorno. E’ difficile essere positivi (e propositivi) in un ambiente il cui clima risulta essere controproducente: finiamo non solo di venire contrastati con facilità, ma di assuefarci al sentimento che ci è più facile accettare. Una lotta contro i mulini a vento.


Una persona positiva è solitamente dotata anche di una forte resilienza. Il loro spirito di adattamento alle situazioni e il beneficio che cercano di trarre dalle difficoltà dovrebbe essere d’ispirazione per tutti: cercano sempre di riportare ogni situazione a vantaggio dei propri obiettivi.

Essere ottimisti è principalmente una dote naturale, qualche cosa che si forma assieme al nostro carattere e modellata dal nostro vissuto. Questo non vuol dire che non possa provare ad imparare questo tipo di atteggiamento anche chi ne è originariamente privo. Come fare, quindi?

Ci sono vari trucchetti che possono venirci in aiuto e spingerci ad avere fiducia:


Focus on the task --> non perdere di vista la visione più generale e considerare spiacevoli episodi come un tratto di “lavori in corso” nella strada verso il successo. Tenere sempre presente dove si vuole arrivare (e perché) per capire che anche un innocente set back non sia una tragedia. Anzi, magari ci fa rilevare prima un potenziale errore, o che la via che abbiamo scelto non sia proprio quella più giusta per il raggiungimento dei nostri obiettivi.


Imparare una lezione valida --> trovare sempre cosa c’è da imparare da alcune situazioni. Chiedersi perché (non) succedono certe cose non aiuta. Può servire, invece, sapere cosa di buono si può trarre da una determinata faccenda, modo di operare o frase da dire.


Guardare i benefici --> spesso si è così concentrati su quello che non va, su ciò che abbiamo sbagliato, su ciò che non ci succede che non riusciamo a vedere le cose positive (anche se poche) della situazione che stiamo vivendo. Magari quello che a noi sembra un disastro colossale, in realtà può essere un’opportunità per qualcos'altro che fin’ora non è mai stata presa in considerazione.


Possiamo scrivercelo da qualche parte, ripetercelo come un mantra appena svegli o semplicemente ricordarcelo nei momenti di difficoltà ma essere positivi si può, è spesso una scelta e può aiutarci in molte situazioni (o, perlomeno, a non entrare in un loop di pensiero negativo e autodistruttivo).


In conclusione è però bene ricordare che essere ottimisti in una situazione palesemente senza vie di fuga può essere un po‘ superficiale, oltre che rischioso. E‘ anche vero che alcuni miracoli a volte accadono, ma il più delle volte la vita è abbastanza delineata.

Questo non vuol dire gettare la spugna quando tutti ci dicono che non c’è più niente da fare, che un mercato non funziona o che nessuno sarebbe interessato alla nostra idea… Ricordiamoci che per aver successo bisogna osare! Ciò che qui si vuole sottolineare è che se ci si butta da un aereo in volo senza paracadute, si può essere positivi quanto si vuole, ma la percentuale di probabilità di sopravvivenza è (praticamente) zero. Solo nei film ci si ritrova a rimbalzare su un comodo tappeto elastico; nella realtà certi salti nel vuoto sono chiaramente senza soluzione.

Nessuno ci vieta di lanciarci, solo dobbiamo essere pronti ad affrontarne le conseguenze: siamone consapevoli!

13 visualizzazioni

Kommentare


bottom of page