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COMUNICARE INDICAZIONI

Immagine del redattore: Coffee TalksCoffee Talks

IL CASO

Viaggiare è una delle cose più belle che ci sia al mondo: i pensieri si fermano, le energie fioriscono, la natura ti parla e materie come Storia o Geografia, non sembrano più così distanti.

Purtroppo, però, bisogna ammettere che si può incappare in qualche problemuccio se si frequenta un posto nuovo, magari anche estero.


Recentemente mi è capitato di spostarmi coi mezzi pubblici in lungo e in largo per un’isola del Mediterraneo. Vi dirò, non è il primo viaggio in solitaria che faccio, non è il primo viaggio nel quale ho a che fare con i mezzi pubblici, ma ‘sta volta è stato veramente difficile. E non c'entrano difficoltà linguistiche di sorta.

Finché si viaggiava da capolinea a capolinea no problem, ma quando è stato il momento delle fermate intermedie, bhe, allora li si che nascevano i problemi.


Ho scaricato la app indicata dalla compagnia di trasporto, alle fermate dell’autobus guardavo l’elenco degli stop, eppure sono riuscita a sbagliare più volte. Perchè? Distrazione? Impedimento? Magari anche (alla fine quando giungono le vacanze si è anche stancotti!), ma diciamo che possiamo rilevare delle concauseimportanti.



SOTTO LA LENTE:

*Quali errori sono stati commessi?

  1. Alle fermate degli autobus non erano presenti i precorsi di tutti gli autobus che passavano per quella fermata

  2. Per i percorsi presenti e le ricerche fatte tramite APP dedicata, le fermate indicate riportavano (ho scoperto poi!) solo il nome delle città “toccate” dal giro ma non le fermate intermedie nelle rispettive città;

  3. Le cartine degli autobus fornite dall’ente turismo sono un po’ imprecise riguardo il posizionamento della fermata e riportano le linee degli autobus con un mix di colori che crea confusioni e sovrapposizioni.

  4. Gli Autobus invertono la rotta prima di passare dalla fermata richiesta, creando ansia e preoccupazione.

  5. I bus non sempre passano (eh vabbè, noi italiani ne dovremmo sapere qualche cosa no?)


*Cosa si sarebbe potuto fare di più?

  1. Sembreranno banali e strani ma sarebbero bastati dei piccoli accorgimenti in più per far si che la comunicazione fosse un vero e proprio servizio funzionante;

  2. Indicare le fermate per ogni autobus

  3. Indicare le fermate non solo per città ma anche la relativa fermata. Da app questa ulteriore indicazione potrebbe venire fornita a richiesta: schiaccio sulla città che mi interessa e vedo quali fermate offre

4. Creare più contrasto di colori nella realizzazione di cartine e mappe, per facilitare la lettura e la comprensione (es. le famose guide lonely planet, ad esempio, ha optato per una grafica grigio-blu con varianti sfumate: si potrebbe fare lo stesso e riportare in colore solo le linee degli autobus)

5. Non cambiare l’indicazione del percorso senza indicare il rispettivo cambiamento anche nella lista delle fermate; se si tratta di una circolare, allora forse è meglio indicarlo e indicare accanto la direzione presa (Nord, Est, Stazione centrale..)


*Perchè è necessario porre più attenzione a come si forniscono queste informazioni?

Non è una questione di essere pigri e svogliati o imbranati ad andare in giro. Bisogna comprendere che soprattutto per un turista (ma non è detto che pure la gente del posto non riscontri qualche difficoltà), non è facile sapere quale direzione prendere o quale sia la fermata più agevole per raggiungere la meta.

Soprattutto poi se di sera o nei mesi invernali, quando la luce è scarsa e la visibilità poca. Se si aggiunge anche che può succedere di trovarsi in un paese straniero, dove i nomi sono impronunciabili o capitare in luoghi dove il panorama è simile da non poter determinare una distinzione basata sugli edifici o panorami (esempi di indicazioni tipiche basate sulle caratteristiche del luogo: “Scendi quando vedi due torri parallele”, “al molo e ti fermi”...) allora si capisce subito la differenza che può fare una buona comunicazione.


E’ importante essere chiari nelle indicazioni per evitare stress inutili e fraintendimenti, per chi viaggia (e anche per chi guida!).

Ritengo sempre una fortuna, nonostante siamo nel XX!° secolo, quando vengono comunicate le fermate a voce o tramite display (meglio se tutti e due): considerando che in questo caso gli autisti si fermano solo se ce ne è richiesta, la conta delle fermate non può essere un metodo valido per verificare quando scendere. E neanche tenere sempre attivo il gps del cellulare per verificare il percorso. L’unica soluzione efficace alternativa sarebbe quella di disturbare l’autista e chiedere lui di informarci quando è opportuno scendere. Ma vi immaginate cosa succederebbe se tutte le persone su un autobus facessero la stessa richiesta? Non solo il conducente si scoccerebbe, ma non avrebbe neanche la facoltà di accontentare tutti. (A parte la rarità di trovare un autista gentile e cortese, disposto a darci una mano, perchè vi assicuro che non è sempre così!)


*Conclusioni

La gentilezza è una delle armi che potranno migliorare il mondo. Se come persone ci dichiariamo disposte ad aiutare dobbiamo fare in modo che anche con i nostri gesti tengano fede a questa promessa.


Una comunicazione incompleta o mancante non agevola certo questo processo ma lo aggrava.


Dare informazioni complete e chiare ripartisce il carico delle domande tra vari soggetti e, a volte, riesce anche a non disturbare persona alcuna.


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