Curiosando su youtube, recentemente ho riscoperto scene di alcuni telefilm che guardavo da bambina, quando ero ammalata e stavo dalla nonna (l'unica che mi permetteva di guardare la TV anche al mattino). Non c'erano cartoni a quell'ora ma solo repliche di telefilm del decennio precedente, quegli stessi che ora ho ritrovato e riguardo volentieri. Rimango ancora appiccicata allo schermo, a rivedere scene che so a memoria e osservare gli evidenti cambiamenti della società: i cellulari se esistevano erano solo per gente d’affari, gli uomini indossavano la cravatta anche per camminare per strada e le pettinature erano tutt'altra cosa.
Ma sapete quale è la cosa che mi colpisce di più? Che a distanza di anni funzionino ancora.
Perché funzionano? Perchè alcune serie TV sopravvivono al cambio generazionale o arrivano addirittura alla 12 stagione e altre no?
Buoni attori + buoni registi + buona ambientazione + buon testo
Semplice no?
A dire il vero... non proprio. Sicuramente con questi elementi si può ottenere un buon successo, ma cosa trasforma un successo buono in uno eccezionale?
Ero curiosa e son andata a spulciare tra le video interviste, scene tagliate, errori, ultime puntate e saluti del cast (con fiumi di lacrime al seguito) … tutto quello che potesse farmi capire il backstage di questi successi e sono arrivata sempre alla stessa conclusione: quando la competenza e l’esperienza del singolo incontra la bravura dell’altro, nasce la genialità. La magia si amplia al quadrato e le trame si creano da sole, le sinergie danno sfogo ad uno scenario del tutto nuovo. E la storia funziona. Funziona davvero. Attori, registi, autori si influenzano e suggeriscono a vicenda; tutto avviene in modo naturale, seguendo l'unica strada (apparentemente) possibile.
E’ importantissimo per gli attori sentirsi a loro agio con i colleghi per poter dare il meglio di sé e far crescere il personaggio, rendendolo sempre più reale e in grado di emozionare. Ma è importante anche per il registra ricevere una buona risposta dai suoi attori e per gli autori è vitale che la trama funzioni, che i personaggi reggano e sembrino veri e non campati in aria.
Anche per i prodotti di un’azienda il discorso è lo stesso: negli ambienti dove il cast è ben amalgamato, dove ci si confronta e si mettono in comune le competenze reciproche 1+1 da molto più di 2 come risultato.
La condivisione delle competenze (share knowledge) e la passione per il proprio lavoro e prodotto creano un vantaggio competitivo non indifferente, che non passa inosservato neanche ai consumatori e viene recepito come un plus di prodotto.
In fin dei conti, se ci pensiamo bene, è una storia abbastanza comune tra le aziende che sono sopravvissute a più generazioni e delle quali contraddistinguiamo ancora i valori cardine. Si tratta spesso di prodotti e servizi che rappresentano per noi qualcosa, un’immagine, uno status symbol, un ricordo.
La passione per il proprio lavoro non può non influenzare la bontà di un prodotto. Come già detto in precedenza, cliente percepisce se un prodotto è stato sviluppato tanto per fare o se chi l'ha ideato l'ha fatto con l'intenzione di portare valore, di essere utile nella vita delle persone e non un mero prodotto di marketing.
Soprattutto le generazioni post-millenials (che avranno a breve il controllo del mercato!) sono ben consce delle falsità dell’advertising, di inventate qualità e trucchi psicologici della comunicazione. La loro ricerca del genuino e la predilezione per la verità spingerà verso scelte più consapevoli, prediligendo prodotti e servizi buoni, non falsati da miti fasulli. I prodotti di passione.
E' pertanto fondamentale che l'azienda persegua obiettivi di soddisfacimento di bisogni, così come è peculiare che il team interno condivida una visione comune, operando congiuntamente nel rispetto di valori e obiettivi unici.
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